Ovvero come un gruppo di medici seri e compassati, più vicino ai sessanta che ai cinquanta, si trasforma in una banda di ragazzini scalmanati che divisi su tre gommoni remano come matti per arrivare primi, anche a costo di compiere qualche piccola innocente scorrettezza; è un’autentica esplosione di gioia, voglia di vivere e di allegria contagiosa che ha permesso ad ognuno di soffiare via la polvere di una grigia routine.
Nel pomeriggio dopo aver continuato a condividere allegramente, durante il pranzo, le emozioni della giornata, la visita al monastero di San Benedetto ha consentito di acquisirne altre, ugualmente intense ma di natura diversa e più profonda .
Ognuno è tornato indietro arricchito nel suo intimo dalla sacralità che spirava da quei luoghi e dalla bellezza degli affreschi e degli ambienti visitati.
La sera, mentre vinti dalle forti emozioni provate,si torna a casa e sospesi tra sonno e realtà ognuno passa in rassegna le immagini più belle della giornata un sentimento di gratitudine va a chi ha reso possibile tutto ciò:
Grazie Ordine, grazie!
Antonio Longavita Album fotografico
SUBIACO… per voi che non c’eravate.
14 giugno ore 8.00, l’allegra “combriccola” dell’ODM di Campobasso, guadagna il posto sul pullman che la condurrà a Subiaco, pittoresco borgo medievale (circa 9.000 abitanti) in provincia di Roma, costruito a scalinata su una valle rocciosa, a 408 m sul livello del mare, che domina la valle a destra del fiume Aniene. Il nome del fiume trae origine da Anio, re della Toscana che, secondo la leggenda, volendo inseguire Cetego, rapitore di sua figlia, nel passare il fiume, morì sommerso dalle acque (…internet: santo subito!!). Proprio il fiume è stata la prima tappa: un percorso di rafting, la discesa del fiume su un gommone inaffondabile (raft); tutti, o quasi, ci siamo preparati ad affrontare quei magnifici 5 km di percorso, tra la rigogliosa vegetazione dell’incantevole Parco dei Monti Simbruini, come se dovessimo affrontare le cascate del Niagara! Beh, se qualcuno ha mai pensato che il nostro ordine volesse “sbarazzarsi” di 20 medici in un sol colpo, ha dovuto ricredersi. L’attraversata, di primo livello, per intenderci quello per i super-dilettanti, ha assicurato il giusto divertimento e l’unico pericolo è stato prendersi una “pagaiata d’acqua” (subito ricambiata) da parte di qualche equipaggio avversario. Il giusto ristoro a tanto impegno fisico lo ha dato l’ottimo pranzo in uno splendido ristorate stile Liberty, con vista mozzafiato sulla valle. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita guidata all’incantevole monastero benedettino del Sacro Speco, ulteriore riprova dell’enorme patrimonio artistico-culturale della nostra bella Italia, capace di sorprendere anche noi italiani. Insomma, una domenica all’insegna dell’avventura e della cultura, con il piacere di incontrare o ritrovare altri colleghi con cui scambiare due chiacchiere, raccontarsi una barzelletta o semplicemente canticchiare insieme, con l’accompagnamento del bravo Pino De Gregorio (e le musiche di Pino Daniele), la simpatica compagnia del nostro presidente Carolina De Vincenzo che, ha condiviso con noi questa stupenda giornata (con i suoi predecessori mi lega un sentimento di profonda amicizia, affetto e stima ma, permettetemi di dire… finalmente una DONNA!!!), il tutto immortalato dai sapienti scatti fotografici del simpaticissimo Sergio Zarrilli. Per l’impeccabile organizzazione, penso sia doveroso un ringraziamento a Barak, il tour operator ma, soprattutto, alla straordinaria Giuliana (che si è pagata la propria quota di adesione per quella che per lei era una giornata di lavoro) ed infine, una menzione speciale per lo spumante e tarallini che Barak e Giuliana ci hanno offerto sulla strada del ritorno. Allora colleghi, alla prossima gita, occasione d’incontro, di amicizia, di risate e perché no, di approfondimento culturale che fa bene all’anima (perché sì Santo Internet…ma fino ad un certo punto!!!).
Antonella Giordano