Questa la decisione presa ieri dalla Commissione ECM per dar modo di mettere a regime il nuovo sistema e consentire la possibilità per molti di mettersi in regola.
Il sistema Ecm va rivisto. A stabilire che, a vent’anni dalla sua istituzione, il processo attraverso il quale ogni professionista della salute si mantiene aggiornato, per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale non è più adeguato è stata, questa mattina, la stessa Commissione nazionale per l’Educazione continua in Medicina, di cui è presidente il Ministro della Salute Roberto Speranza, e della quale il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, è Vicepresidente.
Nove i punti all’Ordine del giorno della seduta, che si è conclusa con diverse delibere. Tra le principali, quella che istituisce un Gruppo di lavoro per la revisione e la valorizzazione del sistema della formazione continua nel settore salute. Per la Fnomceo, faranno parte della squadra che scriverà le regole dell’aggiornamento per i prossimi anni il Segretario, Roberto Monaco, il Coordinatore dell’Area Strategica Formazione, Roberto Stella e il Componente della Commissione nazionale Albo Odontoiatri, Alessandro Nisio.
“Il Gruppo di Lavoro nasce dal fatto che il sistema nazionale Ecm è ormai datato, quindi bisogna revisionarlo – continua il Segretario della Fnomceo, Roberto Monaco -. Questo comporta che la multiprofessionalità, che già utilizziamo nel lavoro quotidiano, venga portata a sistema, includendo anche i nuovi Ordini istituiti con la Legge 3/2018”.
E proprio per dar tempo ai nuovi Ordini di entrare a pieno titolo nel sistema dell’Ecm, oltre che per dare pieno corso alla riforma del sistema, “finalizzata ad elevare la qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale”, la Commissione ha deliberato di: mantenere l’obbligo formativo, pari a centocinquanta crediti, per il triennio 2020-2022; e consentire l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2017/2019 sino al 31 dicembre 2020.
Tra le altre novità, anche l’inserimento della formazione sull’utilizzo della cannabis terapeutica nella gestione del dolore tra le tematiche di interesse nazionale, con relativo bonus di crediti, e l’accreditamento dei percorsi multidisciplinari di sperimentazione clinica dei medicinali, nei quali sia data rilevanza alla medicina di genere e all’età pediatrica.
“Ringraziamo il Segretario della Commissione nazionale Ecm Olinda Moro per aver fortemente sostenuto queste delibere – conclude Anelli – che vanno nel senso della valorizzazione delle cure palliative e delle innovazioni cliniche, come previsto dalla stessa Legge 3/2018”.