Per il Natale in arrivo abbiamo tutti la possibilità di fare un regalo speciale a chi non può curarsi solo perché nato in un altro angolo del mondo. L’OMCeO Campobasso ha infatti accolto con entusiasmo l’idea di una raccolta fondi per acquistare un elettrocardiografo per l’ospedale di Tigrai, in Etiopia, dove dal 2006 operano medici e chirurghi tra corsia e sala operatoria.
A coinvolgerci tutti in questa esperienza è il dottor Carlo Pietrantuono, chirurgo, che da vent’anni si reca ogni anno in Etiopia e vi resta per circa un mese per operare gratuitamente per conto di Laziochirurgia Progetto Solidale, una onlus che vuole curare, salvare vite, quando le condizioni economiche e la povertà non consentono a tutti l’accesso all’assistenza sanitaria. Cure gratuite, chirurgia specialistica e progetti sociosanitari dove la povertà è estrema: è questo l’obiettivo dell’associazione che ha sede a Roma ma coinvolge personale volontario sanitario di tutt’Italia”.
“Dal 2002 come volontari andiamo periodicamente in Etiopia, nel Tigray, nell’Ospedale Hewo di Quihà, dove le varie équipe si alternano nel corso dell’anno – ci spiega il dottor Pietrantuono – Ma dal Molise non ci vado da solo, ma con colleghi che con me condividono questa esperienza professionale e soprattutto umana; negli anni in molti sono scesi insieme a me, come i dottori Rossella Cornacchione e Luciano Greco o le infermiere Maria Testa e Maria Giulia Parziale. Attualmente nel gruppo di volontari ci sono il chirurgo Tommaso Iocca, l’anestesista Pino Cofelice, l’infermiera Assunta Colangelo e l’OSS Adriana Iacovino”.
Nel paese africano, dove la maggior parte delle persone non può permettersi cure e interventi a pagamento, la delegazione di medici e paramedici si dedica dal primo all’ultimo giorno a tutta la gente che giunge all’ospedale, anche da molto lontano e a piedi. “E’ un territorio alto, quindi sono molto presenti le patologie legate alla carenza di iodio, gozzi e altre malattie tiroidee – spiega il chirurgo – Migliaia le tiroidi operate, molte le patologie ginecologiche, tantissimi i giovani che si sono presentati e ai quali abbiamo dato sollievo”.
Sono due le Onlus che si occupano della gestione dell’ospedale di Quiha: Laziochirurgia e HEWO Modena. HEWO è l’acronimo di Hansenian’s Eritrean Welfare Organisation. Il morbo di Hansenian’s è la lebbra, infatti inizialmente c’era un lebbrosario che via via è stato trasformato in una struttura ospedaliera. La lebbra è ancora presente in quell’area così come la tubercolosi e l’AIDS. “Tutte le attività delle due Onlus – ci spiega il medico – sono ispirate ai principi della fratellanza universale e del puro volontariato ed hanno come obiettivo il recupero della persona nella sua globalità, oltre al reinserimento nel sociale: molti ex lebbrosi lavorano attualmente come infermieri, caposala o altro”.
Quello del progetto di Laziochirurgia è, come si dice, volontariato puro: i sanitari scendono in Africa a loro spese, acquistano i farmaci e li portano dove servono, si procurano le attrezzature e gli strumenti, grazie anche al supporto economico e benefico di tanti sostenitori. Per questo hanno coinvolto l’Ordine: alla prossima missione vorrebbero portare un elettrocardiografo. “Abbiamo già l’ecografo – spiega Pietrantuono – Ma un elettrocardiografo ci permetterebbe di sondare il quadro generale del paziente prima dell’anestesia. Dopo tanti anni quel posto fa ormai parte della mia vita in maniera indelebile e insostituibile. Lì trovo il luogo per dare alla mia professione un valore aggiunto, per essere d’aiuto a chi è nato in un luogo sfortunato, per ritrovare ogni volta cari amici che ora considero la mia seconda famiglia”.
E nell’ultimo viaggio si è unita all’équipe una studentessa iscritta al quinto anno di medicina a Chieti, Joanna Giuliano, che ha arricchito sicuramente il suo curriculum di saperi e di valori ed ha vissuto giorni stupendi come tutti insieme a grandi e piccoli, come raccontano le tante immagini colorate ed emozionanti che hanno condiviso con noi. Per saperne di più sull’associazione Laziochirurgia Progetto Solidale clicca QUI
l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Campobasso lancia la raccolta fondi attraverso queste colonne con l’appello rivolto a chiunque desideri dare un sostegno anche minimo a questa importante e lodevole attività.
Per donare basta effettuare un bonifico, anche di piccolo importo, sull’IBAN: IT81R0200803337000401054672 intestato a Laziochirurgia Solidale con la seguente causale: “Contributo ECG Gruppo Molisano”