Diffusa dal Ministero della Salute la circolare (allegata) con l’aggiornamento delle indicazioni sulla vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un’infezione da SARS-CoV-2 nella quale si rappresenta che è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica), purché la vaccinazione venga eseguita preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione.
Per i soggetti con condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, in caso di pregressa infezione da SARS-CoV-2, resta valida la raccomandazione di proseguire con la schedula vaccinale completa prevista.
La nota ricorda inoltre che, come da indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale.
I test sierologico non sono raccomandati.
Molti malati di Covid delle prime ondate se pur sintomatici e conviventi con individui malati e positivi non hanno fatto in tempo a fare il tampone “positivo” (a causa delle tempistiche lunghe) pur avendo tutta la sintomatologia degli altri membri familiari risultati positivi .
Quindi se non sono raccomandati ritengo con cognizione di causa che sono estremamente utili in casi clinici selezionati per essere trattati con una sola dose se dotati di significative quantità di anticorpi anti Spike Sars Cov 2 igG .