Preg.mi Colleghi di Medicina Generale,
con la presente nota Vi informo che riparte lo screening regionale del cancro del colon-retto, con modalità completamente diversa, per adeguarsi alle indicazioni ministeriali inerenti la corretta conservazione del campione biologico e la tracciabilità del kit, come già si verifica in altre Regioni. E’ stato fatto un lavoro particolarmente complesso dovendo interfacciare operatori sanitari territoriali (farmacisti) ed ospedalieri (endoscopisti) in una cornice organizzativa completamente rivista che proverò rapidamente ad esporVi.

In passato la provetta da riempire era inviata direttamente alla residenza dell’assistito avente diritto (popolazione femminile e maschile residente in Molise e di età compresa tra i 50 ed i 69 anni), che, dopo aver provveduto al riempimento con proprio materiale fecale, la depositava all’interno della cassetta postale più vicina alla propria abitazione. Ovviamente questa procedura non consentiva né di verificare se la provetta fosse stata correttamente riempita e correttamente chiusa dal paziente, né di quantificare il tempo di permanenza della stessa all’interno della cassetta postale, in attesa del ritiro da parte del postino, a temperature verosimilmente variabili a seconda dell’esposizione o meno della cassetta postale all’irraggiamento ed a seconda degli sbalzi termici esistenti tra il giorno e la notte, fattori tutti che possono interferire sull’attendibilità del test che, come ben sapete, si basa sulla presenza dell’emoglobina (pigmento termolabile) nel campione fecale.

Alla luce di queste considerazioni si è riprogrammato il percorso nel seguente modo: il target di assistiti aventi diritto al test, immodificato rispetto al passato (maschi e femmine di età compresa tra 50 e 69 anni), viene invitato, attraverso una comunicazione postale, a recarsi, munito della comunicazione e di tessera sanitaria, presso una qualunque farmacia presente sul territorio regionale per ritirare il kit per il test di screening. Il farmacista, come da accordo sottoscritto nell’ambito della “Farmacia dei Servizi” tra Regione Molise, A.S.Re.M. e Federfarma Molise, consegna la provetta all’assistito associando il codice a barre presente
sulla provetta stessa a quello presente sulla tessera sanitaria dell’assistito, dando anche delle indicazioni sulle corrette modalità di riempimento e chiusura del kit, invitandolo poi a riconsegnargli il tutto nel più breve tempo possibile.

Quindi la provetta riempita di materiale biologico, dopo la sua riconsegna al farmacista viene conservata in frigorifero, in attesa che il corriere di Farvima Medicinali S.p.A., incaricato da Federfarma Molise, la ritiri per consegnarla, con cadenza bisettimanale, al Laboratorio analisi del P.O. di Isernia per il suo processamento. Il farmacista inoltre ha la possibilità di reclutare tutti quegli assistiti che, pur avendo diritto al test, non abbiano ricevuto la comunicazione postale, per mancata analogia tra la sede di residenza e quella di domicilio, aggiornando poi questo dato, come pure hanno la possibilità di aggiornare, sempre sulla piattaforma screening, il dato relativo al medico di Medicina Generale associato ad un assistito; in questo modo il considerevole numero di inviti inesitati, che era uno dei problemi presenti con la vecchia procedura, si spera di risolvere o quanto meno di attenuare con la nuova. A seguito del processamento della provetta il laboratorio rilascia un esito validato, secondo le procedure di validazione di ogni altro esame di laboratorio.
Se l’esito è negativo l’assistito riceverà la comunicazione di negatività con l’invito a ripetere il test tra due anni, a seguito di ulteriore comunicazione, ed a comunicare tempestivamente alla Segreteria Screening ogni eventuale cambio di residenza. Mentre in caso di positività, la comunicazione verrà inviata, oltre che all’assistito, anche al suo medico di Medicina Generale, invitando il paziente a mettersi in contatto con una delle sedi di endoscopia digestiva presenti sul territorio regionale, fornendo l’elenco di queste completo di recapito telefonico, al fine di prenotare l’esame di II° livello (colonscopia), necessario per la diagnosi finale.
Confido nella disponibilità di tutti gli operatori sanitari impegnati sul territorio, in particolare dei farmacisti e dei medici di Medicina Generale, che, in tanti paesi del Molise, con la loro quotidiana attività rappresentano gli unici avamposti sanitari.

Questi professionisti sono fondamentali, per le caratteristiche del nostro territorio e per la distribuzione su questo della popolazione, non solo per la performance di un progetto organizzato regionale di screening oncologico, ma anche per la diffusione di una cultura della prevenzione, che, soprattutto in campo oncologico, rappresenta l’arma più efficace per contrastare questo male. Pertanto Vi chiedo di sensibilizzare tutti i Vostri pazienti che riceveranno l’invito, a partecipare allo screening recandosi in farmacia, e di invogliare tutti quelli che, pur non ricevendo l’invito, ma avendone diritto (popolazione femminile e maschile compresa tra 50 e 69 anni che non ha mai effettuato in passato il test o che l’ha effettuato da più di due anni con esito negativo), di recarsi comunque spontaneamente in una farmacia muniti di tessera sanitaria per il ritiro del kit. Stiamo distribuendo alle farmacie presenti sul territorio regionale circa 22.000 provette e procederemo, entro fine novembre, con un secondo run di ulteriori 22.000 provette per sottoporre a screening l’intero target regionale di popolazione avente diritto.

RingraziandoVi anticipatamente e disponibile ad accogliere ogni Vostra graditissima indicazione invio cordiali saluti.

Angelo Marcheggiani

Lettera 

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