Visibilmente emozionato il dottor Nicola Rocchia, direttore dell’U.O.C. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza, ha annunciato la riapertura dell’area collegata allo storico ingresso della medicina di emergenza. “Sono felice – ha detto prendendo per primo la parola all’inaugurazione di questa mattina al Cardarelli – Riaprire questa struttura è per me una conquista molto importante; dopo vari ‘vedremo’ ricevuti in passato oggi realizzo finalmente questo sogno: restituire alle sale che accolgono le persone in pronto soccorso la giusta dignità. Con la pandemia quest’area era stata annichilita, oggi non siamo più costretti a vedere pazienti che stazionano nel corridoio in un qualche angusta stanzetta accanto al pronto soccorso”.
Una risposta ai malati, ma anche agli stessi operatori sanitari, molti dei quali presenti alla cerimonia che ha visto la benedizione della struttura da parte di monsignor Bregantini, oltre che la presenza del governatore Roberti, del commissario Bonamico, del sub commissario Di Giacomo, dell’assessore alla sanità Iorio, del parlamentare Costanzo Della Porta e del professor Germano Guerra dell’Unimol.
Un grande ringraziamento del primario al direttore generale Giovanni Di Santo, che ha sposato il progetto e ha permesso di realizzarlo in pochissimo tempo, poi un’accorata richiesta: “Abbiamo realizzato il contenitore – ha detto Rocchia – Ora dobbiamo metterci il contenuto. Il nostro pronto soccorso piange carenze di personale, il problema è presente in tutta Italia soprattutto nei piccoli centri, meno attrattivi per i giovani medici”.
“Coloro che attendono in Pronto Soccorso sono i più sofferenti – ha rimarcato Di Santo – Ora siamo in grado di dare come primo segnale, come meccanismo importante, garanzie al paziente che entra nella struttura ospedaliera affinché usufruisca di un processo di cure fondamentali. Nel caso specifico abbiamo dotato le stanze di centraline di motorizzazione dei parametri vitali così come anche di videocamere per controllare costantemente, pure da remoto, i malati”
Parole rafforzate dal presidente Roberti che ha parlato di altre ristrutturazioni in diverse altre realtà della regione, di riorganizzazione del sistema sanitario così come chiedono cittadini ed operatori sanitari. “Ci sono a disposizione dei finanziamenti da destinare alla nostra sanità – ha spiegato il governatore – così per l’acquisto di tecnologie, compreso un robot. Vogliamo mettere i nostri medici in condizione di dimostrare le proprie capacità e competenze: lo stiamo facendo ascoltando continueremo a farlo”.
Presente anche la presidente CAM Paola Di Rocco. “La riapertura del reparto di medicina d’urgenza dopo l’interruzione della sua attività durante la pandemia – ha detto la consigliera – contribuirà al necessario miglioramento della qualità dell’assistenza delle patologie con carattere di urgenza e alla riduzione dei tempi di permanenza in pronto soccorso, con sicuro beneficio per l’utenza e per gli operatori sanitari. Per un’operatività ottimale è altresì necessario che si facciano tutti gli sforzi per implementare, oltre che le dotazioni tecnologiche, anche il personale, attualmente troppo esiguo per il complesso lavoro di assistenza e cura e di tutela della salute”.