In una lettera firmata dal Presidente dell’OMCeO di Milano, Roberto Carlo Rossi, si chiede al Ministero Lavoro e Politiche Sociali e al Ministero Economia e Finanze, a cui compete la supervisione della Fondazione ENPAM, in quanto Ente di Diritto Pubblico, il suo Commissariamento.
Alla base della richiesta la mancanza di trasparenza e di informazioni relative ad operazioni finanziarie che mettono a rischio la funzione previdenziale dei contributi versati dai Medici come corrispettivo delle loro future pensioni. Tra i destinatari della lettera anche la Corte dei Conti e il Procuratore della Repubblica di Roma.
Oggetto delle accuse del Presidente di OMCeO Milano, soprattutto, tre operazioni decise (o decidende) dal CdA della Fondazione ENPAM tra il 2015 e il 2016.
La prima riguarda la costituzione della società ENPAM SICURA srl con un capitale di 1,5 miliardi di euro avente come oggetto la promozione di attività di assistenza sanitaria integrative per gli iscritti e i loro familiari. Società, avente in carico 42 collaboratori, che però a fine luglio 2016 risulterebbe essere stata messa in liquidazione.
La seconda riguarda un investimento di 375 milioni di sterline (pari a 475 milioni di euro) per l’acquisto di una partecipazione del 50% dell’headquarter di Amazon a Londra, effettuato in maggio poco prima della Brexit.
Da ultimo, la possibile adesione al Fondo Atlante richiesta dal Governo italiano, salvo verifiche in corso.
“Si tratta di decisioni – commenta Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano – che non rientrano nell’ordinaria amministrazione della Fondazione ENPAM, anche se prese nel rispetto dello Statuto, di cui noi però continuiamo a contestarne il carattere poco democratico e opaco. L’ENPAM ha come mandato quello di assicurare le pensioni dei Medici che versano fior di contributi e non quello di palestra per apprendisti finanzieri. Agli Organi competenti chiediamo di garantire, innanzi tutto, il corretto flusso informativo a tutela della massima trasparenza dovuta a chi ha affidato all’ENPAM una parte importante del proprio futuro”.
L’Ordine di Bologna ha diffuso una nota con la quale aderisce in toto all’iniziativa dell’OMCeO Milano.
Mi auguro che l’Ordine di Campobasso aderisca all’iniziativa.