Non solo carenza di medici, ma soprattutto carenza di specialisti a causa di una programmazione sbagliata. Sei miliardi annui per ricoveri impropri. Aumento tumultuoso delle tecnologie non seguito da adeguata formazione del personale. Stipendi non equiparati al tipo di lavoro, al livello di pericolosità, al luogo, alla struttura in cui si opera. Non ha avuto mezzi termini il direttore dell’ISS di Roma, il professor Rocco Bellantone, ospite della Giornata Cardarelliana a Civitanova del Sannio sabato pomeriggio, nel descrivere la sanità italiana. E ha tracciato alcune vie d’uscita che però richiedono un approccio organizzativo diverso, con figure qualificate ai vertici delle aziende sanitarie.
Ha invece puntato sulla figura di Antonio Cardarelli e la Scuola Medica Napoletana il professor Gennaro Rispoli, direttore Museo Arti Sanitarie di Napoli, che ha esposto tratti emozionanti di storia della medicina che hanno visto protagonista l’illustre medico molisano nato proprio a Civitanova del Sannio. Il grazie degli organizzatori, gli Ordini dei Medici di Campobasso e di Isernia guidati da Pino De Gregorio e Fernando Crudele, è andato alla sindaca di questo comune, Roberta Ciampittiello, per il grande supporto. Prezioso il contributo di  tutti i medici che hanno contribuito alla manifestazione: Giuseppina Sallustio, Cecilia Politi  e il professor Silvio Garofalo.
Il ringraziamento di tutti è andato agli storici organizzatori di questo evento: Maurizio Gasperi, non presente fisicamente per motivi familiari ma presente con un caro saluto inviato online; Italo Testa e Gennaro Barone, scomparsi quest’anno, ai quali è stato dedicato un momento commemorativo dai colleghi Giuseppe Cecere e Sergio Tartaglione. La prima cittadina ha inoltre annunciato, per la sorpresa di tutti, un’azione commemorativa in loro ricordo, già cittadini onorari, attraverso un’opera pubblica permanente (video allegato).
Consegnato infine il premio del Comune di Civitanova del Sannio per la migliore tesi dell’anno a Laura Ciancibello. Il livello dei lavori dei partecipanti, è stato ribadito dalla commissione valutatrice, era molto elevato: plauso dunque alla vincitrice, che non ha potuto ritirare il premio perché a casa col Covid, e a tutti i giovani medici partecipanti.
   
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