L’Europa sta invecchiando ma è al tempo stesso sempre più longeva, e ciò è ancor più vero per l’Italia. L’invecchiamento della popolazione pesa sempre più economicamente su un numero sempre minore di persone più giovani. Puntare sull’invecchiamento attivo può comportare un prolungato apporto produttivo da parte delle persone anziane (nel mercato del lavoro, nel volontariato, come tutor dei giovani, ecc.) e, al contempo, può aiutare a contenere la spesa per servizi sociosanitari e consumo di farmaci, con vantaggi per tutte le parti in gioco. L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano“. Numerosi studi internazionali testimoniano infatti il legame positivo esistente tra l’invecchiare in maniera attiva e i benefici sulla salute fisica e psicologica, inclusa la percezione di una maggiore qualità e soddisfazione della vita.
In considerazione dei suoi effetti positivi sugli individui, l’invecchiamento attivo può essere considerato uno strumento di prevenzione per aspirare quanto più possibile a un invecchiamento in salute. C’è dunque una sostanziale differenza concettuale tra invecchiamento attivo (active ageing) e invecchiamento in salute (healthy ageing), in quanto il primo è un mezzo (tra altri strumenti di prevenzione, come, ad esempio, un’alimentazione corretta, ecc.) per aspirare al secondo, che è il fine. Tuttavia, il concetto di invecchiamento attivo non riguarda soltanto la sfera individuale, in quanto i suoi benefici sono evidenti anche per la società nel suo complesso: si tratta di uno strumento utile per contribuire a risolvere alcune delle principali sfide legate all’invecchiamento della popolazione. Il Partenariato europeo “Transforming Health and Care Systems – THCS”, cofinanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca e Innovazione “Horizon Europe” sostiene programmi coordinati di ricerca e innovazione nazionali e regionali, sviluppo di capacità, creazione di reti, diffusione e altre attività chiave a sostegno della trasformazione dei sistemi sanitari e assistenziali.
Il presente ciclo di webinar si rivolge a tutti i cittadini e mira ad illustrare in che modo possono essere ritardate alcune patologie che riguardano l’invecchiamento.
Saranno presentate le politiche europee per l’invecchiamento attivo e i finanziamenti UE a supporto di progetti strategici per favorire politiche di invecchiamento attivo all’interno degli Stati Membri e il partenariato europeo THCS, coordinato dal Ministero della salute italiano, e composto da 63 partner (58 soggetti beneficiari + 7 enti associati) provenienti da 26 paesi (23 paesi membri e associati + 3 paesi non membri – UK, Svizzera e USA) per lo studio di soluzioni armonizzate e coordinate dei sistemi sanitari e assistenziali in Europa.
Il programma è disponibile qui: http://eventipa.formez.it/node/454475
Per l’iscrizione seguire le indicazioni del foglio allegato.
Procedura di iscrizione su Eventi PA
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