La sanità ha bisogno di ascolto: tutti gli operatori della Sanità conoscono i problemi da vicino e vanno ascoltati. E’ il cuore dell’intervento del presidente OMCeO Pino De Gregorio, intervenuto sabato pomeriggio alla kermesse dell’OPI, l’Ordine interprovinciale delle Professioni Infermeristiche Campobasso-Isernia, che ha portato all’attenzione di una platea gremita contenuti importanti, riflessioni forti, interventi appassionati, colori, immagini e momenti d’arte. De Gregorio ha lanciato ancora una volta la richiesta di ascolto, da parte delle istituzioni, di tutto il personale sanitario, che per primo raccoglie in maniera esclusiva i bisogni dei pazienti. “Il 10 per cento della popolazione ha rinunciato a curarsi – ha ricordato De Gregorio – Quello che opprime oggi il cittadino, ma anche tutti noi, è l’incertezza; abbiamo bisogno di interlocutori che ci ascoltino affinché arrivino più certezze, perché l’assistenza sanitaria nazionale, essenziale per una società che vuole avere un futuro, non venga indebolita ulteriormente ma trovi nuovi slanci”.
Un programma vario e mai banale quello presentato sabato dall’Opi del Molise. Un evento che ha visto innanzitutto sul palco la lectio magistralis sull’etica di Angela Basile, docente universitaria di Etica e Bioetica, autrice del codice etico FNOPI, che ha puntato sui valori inossidabili e sulla mission insostituibile delle professioni infermieristiche. Un mondo che negli ultimi decenni si è trasformato come non mai, ha rafforzato e consolidato la sua fondamentale presenza nel panorama sanitario e che oggi guarda lontano, puntando su nuovi approcci come il nursing narrativo, al centro dell’intervento di Federica Petrone, dottoranda in medicina clinica. Il nursing narrativo è un nuovo modo di prendersi cura del paziente, ha spiegato la Petrone, uno strumento operativo che trova origine nel codice deontologico: è il passaggio dalla cura alla presa in carico, ossia il ‘farsi carico dei problemi dell’altro’ in una visione olistica attraverso ascolto attivo ed azioni mirate. E’ la nuova frontiera del mondo infermieristico, in cui diventa centrale la persona, non la malattia.
Davanti al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Vincenzo Niro, che ha portato il saluto dell’Istituzione, la presidente OPI Mariacristina Magnocavallo ha chiesto con forza la giusta attenzione nei confronti di pazienti, cittadini prima di tutto, spesso poco seguiti per carenza di personale o di fondi. “Se vogliamo dare qualità – ha detto – allora occorrono persone, e vanno ben distribuite”. Un chiaro appello per ricordare la forte carenza di personale e per rimarcare l’esigenza di formazione adeguata e affiancamento laddove necessario. “Le energie vanno gestite bene, non vanno buttate o sprecate, ma condivise – aggiunto la presidente OPI – Non si buttano i colleghi da un settore all’altro senza preparazione, a danno del paziente e della professione: così non siamo degli infermieri, ma degli avventurieri”. Mettere in condizione il personale infermieristico di lavorare bene, creare percorsi ospedale/territorio capaci di garantire continuità di supporto, porre le condizioni affinché la legge 502/1996, che sancisce l’assistenza sanitaria fondata sul paziente, venga attuata fino in fondo. Per garantire equità, efficienza ed efficacia, con un occhio attento all’autonomia differenziata che “Può essere un’opportunità per migliorare l’assistenza – ha concluso la Magnocavallo – ma è importante che sia attuata in modo da non aumentare le diseguaglianze e non frammentare il Servizio Sanitario Nazionale”.
Il futuro della sanità passa anche e soprattutto dalle nuove leve, per questo sono stati consegnati i Premi di laurea Florence Nightingale alle migliori tesi dell’anno accademico. Vincitrici Samira Mancinelli, Simona Spina e Camilla Russo.
Con il via alla prima edizione del Laboratorio Artistico la parte teorico politica ha fatto spazio alla creatività, alla fantasia e alla capacità espressiva. Alcuni iscritti, rispondendo ad un avviso pubblico dell’OPI, hanno infatti presentato un assaggio delle loro attività extralavorative: pittura, recitazione, scrittura, musica, canto e poesia hanno così aggiunto riflessioni, risate ed emozioni forti alla serata già molto partecipata e sentita. Determinante l’apporto del gruppo CIVES, gli infermieri volontari dell’emergenza, che dopo una mattinata di sensibilizzazione in piazza non si sono tirati indietro davanti a tutto il lavoro organizzativo dell’evento. Dedizione, lavoro e determinazione le sensazioni che tutta l’OPI è
riuscita a trasmettere ieri, ma anche e soprattutto una carica di empatia verso il prossimo, nel pieno rispetto dell’insegnamento lasciato loro dalla fondatrice dell’Ordine, Florence Nightinghale, che oggi viene onorata da tutto il mondo nel giorno della sua nascita: 12 maggio 1820.