Anche la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, sostiene i due
Disegni di Legge, appoggiati da 28 senatori di maggioranza e opposizione, depositati in Senato per chiudere
la vertenza dei medici ex specializzandi che hanno operato senza retribuzione tra il 1978 e il 1991 e senza
contratto né contributi tra il 1992 e il 2006.
Lo conferma il Presidente della stessa Fnomceo, Filippo Anelli, che dichiara: “Invitiamo ad approvare i
provvedimenti e a individuare le risorse necessarie per chiudere l’annosa questione”.
“Si tratta di una questione di giustizia nei confronti di tanti colleghi che potrebbero vedere finalmente
riconosciuti i loro diritti e sanata una disparità di trattamento -spiega Anelli -. Si tratta anche di una questione
di buon senso, perché le transazioni previste dai provvedimenti eviterebbero allo Stato esborsi ben maggiori
e forse insostenibili. Sarebbe, infine, un segnale concreto di sostegno ad una categoria che ha pagato un
prezzo molto alto durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19”.
Sono circa 120mila i medici a cui è stato negato il diritto a ricevere il congruo riconoscimento economico
durante la scuola di specializzazione in Medicina frequentata tra il 1978 ed il 2006. Lo Stato italiano si è infatti
adeguato solo a partire dall’anno accademico 2006/07 alle direttive comunitarie in materia (75/362/CEE, del
Consiglio, del 16 giugno 1975, 75/363/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975, e 82/76/CEE del Consiglio, del
26 gennaio 1982). Il diritto è stato riconosciuto, e continua ad esserlo, da parte di numerosi Tribunali e Corti
italiane, accogliendo i ricorsi le azioni collettive promosse.
Da tempo si discute sull’esigenza di trovare una soluzione normativa, transattiva, fondamentale sia per
garantire il diritto ai professionisti penalizzati sia allo Stato esposto al rischio di un esborso miliardario. In tal
senso vanno i due Ddl (n.1802 e n.1803) depositati in Senato in questi ultimi giorni a firma di ben 28 senatori
in rappresentanza di partiti diversi, di maggioranza e opposizione. I due DDL prevedono un indennizzo sotto
forma di contributi figurativi a Inps ed Enpam secondo status giuridico del medico.