Egregio Commissario,
gentile Dottoressa Degrassi,
questo Ordine professionale, fin dall’insorgere della Pandemia e nella tutela della salute pubblica, si è impegnato a sollecitare gli enti preposti alla vaccinazione del personale sanitario tutto.
Lo ha fatto ripetutamente, con cortese insistenza, con lettere, telefonate, inviti verbali diretti e indiretti, appelli specifici ai tavoli ufficiali cui ha partecipato.
Si è reso disponibile, in tutte le occasioni in cui la Regione Molise, il Commissario e il sub Commissario ne hanno richiesto la collaborazione, invitando i propri iscritti a fornire dati e compilando elenchi di soggetti da vaccinare (Odontoiatri, Medici liberi professionisti, personale di studio) puntualmente trasmessi a Regione e Asrem .
Ha assistito alla prioritaria vaccinazione di iscritti ad altri ordini professionali (igienisti, infermieri professionali, fisioterapisti ecc.), alla vaccinazione di personale con contratti di ogni genere (sanitario e non sanitario) appartenente a strutture sanitarie pubbliche e convenzionate regionali(persino oggetto di inchieste televisive nazionali).
Ha firmato, come avallo e garanzia, protocolli operativi tra categorie medico-odontoiatriche e Regione Molise per la partecipazione alla campagna vaccinale da attuarsi, oltre che nei luoghi messi a disposizione dalle strutture regionali, anche negli studi privati liberi professionali.
Ha preso atto del Nuovo Piano Nazionale Vaccinale del Ministero della Salute approvato il 12 marzo scorso e in particolare dell’Ordinanza n° 6 del Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Commissario per l’emergenza Covid-19, che il 9 aprile scorso, indicando le priorità vaccinali, recita: ”parallelamente viene completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea con la diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”. Ha invitato i propri iscritti a ottemperare al decreto legge 31 marzo 21 n°44 recante” misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e in materia di vaccinazioni anti SARS-COV-2” e a comunicare tempestivamente alla Regione il proprio personale dipendente non ancora vaccinato.
Tutto ciò premesso, ad oggi siamo ancora e con sgomento a registrare che nella nostra provincia (stranamente non sembra così nell’altra provincia appartenente alla stessa Regione e alla stessa Azienda Sanitaria) la vaccinazione del personale di studio odontoiatrico e medico libero professionale è completamente disattesa. Tale evidente e prolungata trascuratezza, unica tra le regioni italiane, lungi dall’essere sottovalutata anche dal punto di vista giuridico, determina malumori e costante apprensione nel team professionale e nei rispettivi contesti familiari e causa insicurezze organizzative nella erogazione di prestazioni sanitarie di pubblica utilità e beneficio.
Nel dispiacere di doverci approcciare al nuovo Commissario alla Sanità con una recriminazione, ma consci che essa a fronte di quanto espresso è doverosa e urgente, le chiediamo di darci sollecita risposta e impegno istituzionale alla risoluzione di un problema che diventa ogni giorno più pressante.
La ringraziamo per l’attenzione e, nell’interesse dell’intera popolazione regionale, le auguriamo buon lavoro.
Il PRESIDENTE OMCeO IL PRESIDENTE CAO
Dott. Giuseppe De Gregorio Dott. Domenico Coloccia
Quindi si è resa necessaria una nuova istanza del nostro ordine professionale per cercare di risolvere il gravissimo e inspiegabile mancato completamento del piano vaccinale per il personale sanitario che opera negli studi privati (odontoiatrici o altro), evidentemente considerati “figli di un dio minore”. Una istanza, quella dell’Ordine, che fa seguito a tante altre, a telefonate e richieste verbali, a garbate proteste finora indirizzate a chi, colpevolmente o superficialmente, si è tappato le orecchie, venendo meno pervicacemente alla sacrosanta tutela della salute di chi continua a stare a strettissimo contatto con i pazienti, anche con il loro sangue e la loro saliva, per poter lavorare. Adesso il nuovo Commissario cui è indirizzata la istanza in questione probabilmente non si pronuncerà con l’urgenza dovuta perché, insediatosi da poco, “dovrà prima capire essendo di nuova nomina …” Avrà purtroppo la possibilità di dire questo e di prendere altro tempo. (Si spera che ciò non avvenga). Ma l’altra dirigenza ASReM e regionale coinvolta nel piano vaccinale, al corrente del problema più volte denunciato e che andava risolto nella prima fase dedicata al personale sanitario, perché non è intervenuta? Perché finora non ha voluto comprendere che chi lavora veramente a stretto contatto con i pazienti è ad alto rischio di contagio attivo e passivo? Siamo veramente nel grottesco e il Molise anche stavolta ha rispettato i suoi standard di deludente mediocrità organizzativa. Basta tener conto di questa e di altre gravi criticità messe a nudo dalla pandemia. Quanti individui non a rischio diretto come il personale sanitario in questione, sono stati generosamente vaccinati già da un pezzo? Qui è in gioco la serenità, la sicurezza e anche la vita di tante persone operanti in sanità (e delle loro famiglie) alle quali, a parte il buon senso, le stesse disposizioni nazionali hanno dato la precedenza a vaccinarsi. La mia è una protesta accorata, espressa per senso civico e perché è giusto farlo, solidarizzando, da medico, con chi sta vivendo nel terrore di essere, da un momento all’altro, contagiato mentre lavora in ambiti così particolari; di essere vittima di un maledetto virus e, aggiungo io, anche dell’indifferenza e dell’inspiegabile silenzio di chi, in questo doloroso frangente, non sempre si è manifestato all’altezza della situazione. Stiamo a vedere adesso cosa succederà … ma non fra una settimana: si spera subito. Perché, come si evince anche dalla nota dell’Ordine, già è passato troppo tempo ed è il momento di dire basta a questa e a tante altre ingiustizie.