Eccellentissima Presidente, Magistrati della Corte, Magistrati tutti, Autorità, Signore e Signori porto il saluto dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Campobasso e del suo Presidente, Dott. ssa Carolina De Vincenzo.

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri quale  ente ausiliario dello stato, non è un sindacato o una corporazione a difesa degli interessi dei propri iscritti, ma ha come fine la salvaguardia della salute pubblica e solo funzionalmente  a questa mission, la tutela della dignità e del decoro della professione, avvalendosi degli istituti previsti dalla  legge costitutiva 233 del 46 e dal regolamento del 1950 nel rispetto del codice deontologico, recentemente aggiornato il 18 maggio 2014.

Ed è appunto l’art.1 del codice deontologico che in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili, impegna il medico nella tutela della salute individuale e collettiva e ribadisce  la vigilanza dell’ordine sulla dignità, sul decoro, sull’indipendenza e sulla qualità della professione.

A tale fine è preposta anche la commissione di disciplina dell’ordine, ed in questa veste istituzionale riteniamo importante implementare la collaborazione con la magistratura per un uno scambio di  informazioni  che ci consenta di essere più efficaci  e puntuali sul versante disciplinare.

E’ anche vero che abbiamo assistito negli ultimi anni ad un aumento importante del contenzioso per presunta responsabilità professionale, forse anche in relazione alla congiuntura economica, ma soprattutto per la modifica del rapporto tra medico e paziente il quale è sempre più consapevole dei propri diritti, anche  di scelta, per esempio per le disposizioni di fine vita,  e che ritiene responsabile il medico anche nei casi in cui è prevalente una responsabilità cosiddetta di struttura, basti pensare alle difficoltà di operare in situazioni di carenza di organico e con turni massacranti, e la magistratura è stata vista, in verità non solo in questo campo più specificatamente civilistico ma anche in campo amministrativo e contabile,  forse anche penale, non come l’ultima opzione ma come il primo ed a volte l’unico riferimento a difesa di un diritto violato.

Le ADR finalizzate alla composizione del contenzioso e la riforma della responsabilità professionale sono le nuove sfide per contenere i meccanismi della cosiddetta medicina difensiva.

Il cittadino di fronte all’inerzia dei propri interlocutori istituzionali pubblici, ai ritardi, al silenzio delle amministrazioni, spesso ha visto nella magistratura l’unico baluardo di legalità.

E la magistratura ha presidiato quegli spazi a difesa del vivere civile che una politica,  che ha perso parte della idealità e dell’etica dei padri della costituzione  della repubblica, non ha saputo adeguatamente governare, ma dei quali si deve riappropriare.

Ma se la classe politica in uno stato democratico, come noi medici, come voi, come tutti,  è espressione della società,  la strada maestra deve individuarsi in una  crescita se non in un vero e proprio rinascimento culturale, in uno scatto di orgoglio di cui dobbiamo singolarmente e collettivamente assumerci la responsabilità  per tenere  viva soprattutto nei giovani l’idea di un mondo più equo, forse più sobrio, più libero, più solidale, in una parola più giusto.

 

Dott. Elio Gennarelli

Presidente della Commissione Albo Odontoiatri

Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Campobasso

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