Ill.mo Prefetto di Campobasso Dott. Francesco Paolo Di Menna
Il Presidente e il Consiglio OMCeO della Provincia di Campobasso esprimono a SE il Prefetto grande preoccupazione per l’imminente pericolo di chiusura di reparti nevralgici della rete ospedaliera pubblica regionale, con conseguente impossibilità a curare pazienti affetti da patologie acute, soprattutto quelle tempo-dipendenti , e negazione del diritto costituzionale alla Salute.
Il 31 dicembre prossimo scadranno numerosi contratti del personale precario, la cui presenza in servizio garantisce l’attività di Unità Operative essenziali, e per il quale il Commissario ad acta non ha ancora ottenuto dai Tavoli Ministeriali alcuna deroga al blocco del turnover, per scongiurare il collasso dell’intero SSR; a ciò si aggiunge la prossima scadenza del 25 novembre, che metterà in crisi l’intera rete ospedaliera nazionale, per l’imposizione da parte del Parlamento Europeo di norme sull’orario di lavoro, non più derogabili. Il personale in scadenza dovrà, secondo la normativa vigente, usufruire delle ferie residue; per questo l’interruzione dei servizi potrebbe realizzarsi ben prima delle date anzidette. E difatti 1’11 novembre p.v. l’UOC di Cardiologia con UTIC ed Emodinamica del Cardarelli rimarrebbe con soli 4 medici, insufficienti a garantire nelle 24 ore ricoveri, terapie e procedure interventistiche per pazienti infartuati e anche il loro eventuale trasporto fuori regione. Nella stessa situazione critica, al Cardarelli, si trovano: Pediatria, Neonatologia con UTIN, trasporto neonatale e punto nascita, Pronto Soccorso, tutti i reparti medici e chirurgici secondo l’allegata nota della Direzione Sanitaria e dei Dipartimenti ospedalieri. A Termoli, per il prossimo licenziamento di 12 medici e 40 infermieri, non sarà più garantito il punto nascita, la Pediatria, l’Ostetricia e l’Emodinamica; ad Isernia sono in prossima chiusura Pronto Soccorso, Pediatria e punto nascita.
Non è pensabile che la mancata adozione di misure risolutive sia stata finalizzata a impraticabili prospettive di integrazioni con soggetti privati, impossibilitati ad assicurare servizi di emergenza, che competono solo al SSN. Dopo le imprevidenti decisioni del passato, tali soluzioni, impercorribili giuridicamente, aprirebbero la strada a contenziosi giudiziari, in analogia con recenti vicende nazionali, e ulteriori danni alla collettività, già martoriata da un abnorme prelievo fiscale, a fronte di servizi sanitari inefficienti. L’ipotesi di ricorso alle strutture private comporterebbe comunque l’attribuzione ad esse di tutti gli oneri necessari ad assicurare i ricoveri in urgenza nelle 24 ore e la totale disponibilità ad accettare pazienti dai PS pubblici.
Il prossimo incontro della Struttura commissariale con il TT interministeriale è fissato per il 21 novembre, tardivo rispetto alle urgenti problematiche rappresentate; la concessione delle deroghe richieste sarebbe subordinata all’approvazione del Piano Attuativo Regionale, attualmente secretato, con la riconversione dei piccoli ospedali e attribuzione di posti letto per acuti e risorse alla spedalità pubblica e privata.
Pertanto auspichiamo che, indipendentemente dalle decisioni dei Tavoli ministeriali, misure straordinarie di emergenza vengano adottate a breve dagli Organi Istituzionali competenti, per garantire la salute dei Molisani e impedire il crollo di tutto il sistema sanitario regionale.
Distinti saluti,
Campobasso, 30 ottobre 2015
Il Presidente OMCeO di Campobasso
Dott.ssa Carolina De Vincenzo