Carissimi colleghi,
come certamente saprete, La FNOMCeO, sin dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, ha sollecitato l’attenzione delle competenti autorità sulla sicurezza dei medici, richiedendo la fornitura delle indispensabili dotazioni di protezione individuale. Il Ministro della salute aveva ritenuto di destinare 1.000.000 (un milione) di mascherine Ffp2 alla disponibilità straordinaria degli OMCeO per colmare eventuali carenze o specifiche esigenze dei medici e degli odontoiatri impegnati nel contrasto al coronavirus, a supporto straordinario, non alternativo al canale distributivo ufficiale. Le mascherine sono state consegnate, nella giornata di ieri, come prima tranche, dalla Protezione Civile presso le sedi degli OMCeO capoluoghi di Regione, in quantità rapportata al numero di iscritti. L’OMCeO di Campobasso avrebbe provveduto alla loro distribuzione tramite la Croce Rossa regionale.
I Presidenti OMCeO hanno ricevuto però un’amara sorpresa: il contenuto, di provenienza cinese, era difforme dalle indicazioni poste sugli scatoloni e nella bolla di consegna. Il Ministro, interrogato, forniva rassicurazioni, ma il Commissario straordinario, dott. Domenico Arcuri, informava in serata che le mascherine, con la dizione “Ffp2 equivalenti”, non erano autorizzate per l’uso sanitario dalla Protezione Civile. Il Presidente Anelli, quindi, chiedeva di “sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando nel contempo eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso”.
Deprecando l’increscioso incidente, l’ ulteriore beffa per gli operatori, che mette a repentaglio la loro stessa vita, con pericolose ricadute nella diffusione del contagio, restiamo in attesa di ulteriori consegne, sulle quali vigileremo attentamente.
Vi segnaliamo intanto la nota pervenuta dal Ministero della salute del 29 marzo 2020, con le “Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2”, elaborate dall’ISS; il documento è presente sul nostro sito assieme alle Procedure operative Asrem per Covid-19, che Vi invito a leggere con particolare attenzione per la gestione sul territorio dei casi sospetti.
E’ questo un periodo estremamente critico per i pazienti affetti da patologie croniche, quali diabetici e cardiopatici, confinati a domicilio e a rischio di scompenso e per la popolazione tutta, per patologie acute emergenti, che potrebbero rimanere misconosciute e sottovalutate per paura e pericolo di contagio tra operatore sanitario e paziente.
Anche l’ARCA Molise, associazione dei cardiologi ambulatoriali, in una nota inviata a questo OMCeO e pubblicata il 27 marzo, lancia l’allarme per i cardiopatici a domicilio, auspicando una serie di attenzioni sul territorio che coinvolgano pazienti e operatori.
Per rispondere alle domande delle persone con diabete, è disponibile un numero verde: chiamando 800 942 425, gli esperti della Società italiana di diabetologia e dell’Associazione medici diabetologi daranno indicazioni sui comportamenti da tenere in questa fase di emergenza.
Al fine di potenziare i servizi di telemedicina e di monitoraggio remoto, con iniziativa solidale che ne prevede l’invio gratuito, l’AISC (associazione scompensati cardiaci), previo accordo con le Aziende sanitarie, spedisce un “comunicatore”al domicilio del paziente portatore di dispositivi impiantati, che consente di tenere sotto controllo la propria situazione cardiaca, in collegamento con il centro cardiologico di riferimento, così da restare a casa in condizioni di sicurezza.
Auspichiamo quindi che venga adeguatamente supportata e implementata in tempi brevi la rete territoriale, con iniziative straordinarie a tutela dei pazienti Covid e non-Covid-19 e di tutti gli operatori sanitari, non solo per il contenimento del contagio, ma per la Salute della collettività.
Il Presidente
Dott.ssa Carolina De Vincenzo
Campobasso, 1 aprile 2020