Le verifiche dei NAS continuano a tappeto in tutta Italia: nel mirino i certificati sportivi compilati non dai medici di base o da medici sportivi  (come vuole la legge) ma da altri specialisti. Documenti stilati, forse, in amicizia per risparmiare le poche decine di euro che servono per le attestazioni di idoneità non agonistica e che sono obbligatorie per i tesserati degli enti di promozione sportiva. A breve partiranno le segnalazioni ai rispettivi Ordini. Nel caso in cui vengano riscontrati certificati rilasciati da medici diversi da quelli autorizzati per legge, si rischiano sanzioni amministrative per un importo da 1.000 a 6.000 euro.

Si ricorda a tutti i medici che:

  • per l’attività sportiva AGONISTICA la visita e la certificazione spettano unicamente ai medici specialisti in Medicina dello sport presso i centri pubblici e privati accreditati;
  • per l’attività sportiva NON AGONISTICA la visita e la certificazione spettano, oltre ai medici sportivi, ai medici di Medicina generale e ai pediatri limitatamente ai propri assistiti in carico e ai medici iscritti alla Federazione Medico-Sportiva del CONI. Tutti gli altri medici non sono abilitati al rilascio di tale certificazione;
  • per l’attività LUDICO-MOTORIA la certificazione, peraltro non più obbligatoria secondo le direttive ministeriali, può essere rilasciata da ogni professionista ma deve riportare tale dicitura.

Grande attenzione va posta quindi al rilascio di questi certificati, per i quali si rimanda alle “Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica”, emanate con  Decreto dell’8 agosto 2014.

Il Presidente

Dott.ssa Carolina De Vincenzo

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